Fecondazione assistita
Consulenza per ridotta fertilità
Cos’è?
La consulenza per ridotta fertilità offre un sostegno mirato alle coppie che stanno affrontando sfide nel concepimento. Questo servizio è progettato per aiutare le coppie nella complessità della fertilità e ad affrontare le sfide che possono sorgere durante il percorso verso la genitorialità, identificando e affrontando le cause sottostanti della ridotta fertilità.
A cosa serve?
La consulenza si concentra sull’individuare le potenziali cause della ridotta fertilità e sviluppare un piano d’azione personalizzato per affrontare queste sfide. Durante il colloquio, vengono esplorati diversi aspetti che possono influenzare la fertilità, tra cui la salute riproduttiva, lo stile di vita, lo stress e i fattori ambientali.
Consulenza poliabortività
Cos’è?
La consulenza sulla poliabortività si concentra sull’individuazione delle possibili cause di questo doloroso evento, che colpisce fino al 15% delle gravidanze iniziate, con un rischio che aumenta al 30% dopo due aborti consecutivi e al 33% dopo tre. Tramite un supporto e consulenza personalizzata miro a comprendere le cause e trovare soluzioni appropriate per ogni singolo caso.
Come si svolge?
Le cause possono variare, inclusi fattori come anomalie cromosomiche, ipotiroidismo non trattato, diabete mellito scompensato, alterazioni ormonali, anomalie anatomiche dell’utero, sindrome da anticorpi antifosfolipidi e altre condizioni mediche. Per diagnosticare con precisione la poliabortività, è cruciale sottoporsi a una serie di indagini, che possono includere il cariotipo, l’isterosonografia, dosaggi ormonali, test di autoanticorpi, studio trombofilico e ricerca di infezioni. Anche il partner maschile può essere coinvolto nel processo diagnostico attraverso il cariotipo, l’esame seminale e il test di frammentazione del DNA.
Stimolazione ovarica
Cos’è?
La stimolazione ovarica è una fase chiave nel percorso per diventare genitori. Utilizzando farmaci mirati, si punta a risvegliare la vitalità ovarica in situazioni di disfunzione follicolare, anovulazione e infertilità inspiegata. Tra i principali agenti utilizzati figurano:
- Clomid: questo estrogeno di sintesi agisce indirettamente stimolando le ovaie per favorire l’ovulazione.
- Gonadotropine: questi peptidi ormonali, simili a quelli naturalmente prodotti nel corpo femminile, sono essenziali per il crescere dei follicoli ovarici e l’induzione dell’ovulazione.
Durante questo processo, monitoriamo attentamente la risposta ovarica attraverso ecografie e analisi ormonali, garantendo un trattamento personalizzato e sicuro per ogni paziente.
Che probabilità di successo avremo?
Le probabilità di successo sono influenzate da molteplici variabili, dall’età della coppia alla durata dell’infertilità e oltre. Ogni coppia porta con sé una storia unica, che diventa cruciale nel determinare l’esito del trattamento.
Ci sono rischi?
L’uso dei farmaci per la stimolazione ovarica può presentare alcuni rischi, seppur molto rari. Questi includono la sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS), che può derivare da una risposta eccessiva alla terapia. Vi è anche il rischio di gravidanze extrauterine e multiple, che dipende dalla quantità di follicoli maturati durante il trattamento. Inoltre, si sottolinea l’importanza di considerare la potenziale associazione con tumori ovarici e mammari, anche se non esistono evidenze definitive in tal senso.
Inseminazione intrauterina (IUI)
Cos’è?
L’inseminazione intrauterina (IUI) è un processo mirato a facilitare il concepimento introducendo il liquido seminale trattato direttamente nel tratto genitale femminile. Questa tecnica delicata, eseguita con precisione attraverso un sottile catetere, mira ad aumentare le probabilità di successo nel raggiungimento della gravidanza.
Quali sono le indicazioni?
Problemi di fertilità legati al muco cervicale, fattori maschili moderati che rispondono positivamente al trattamento del liquido seminale, presenza di anticorpi nel seme o nel canale cervicale, infertilità idiopatica senza una causa apparente, e difficoltà legate a disfunzioni sessuali.
Come si svolge?
La procedura può essere eseguita durante un ciclo ovulatorio naturale o stimolato con farmaci che favoriscono l’ovulazione. L’ottimale momento dell’inseminazione viene determinato attraverso monitoraggi ecografici e, talvolta, test ormonali.
Quanti tentativi potremo fare?
Solitamente vengono effettuati da 3 a 4 tentativi, in quanto questo numero sembra offrire le migliori probabilità cumulative di successo secondo le evidenze scientifiche.
Che probabilità di successo avremo?
Le possibilità di gravidanza con l’IUI dipendono da diversi fattori, tra cui la qualità del liquido seminale, l’età della coppia e la durata dell’infertilità. In Italia, il Ministero della Salute ha stimato una percentuale di successo che oscilla tra il 7% e il 13%.
Ci sono rischi?
L’IUI è generalmente considerata una procedura sicura, poco invasiva e con pochi effetti collaterali. Tuttavia, esiste un rischio molto basso di sindrome da iperstimolazione ovarica, gravidanza extrauterina e gravidanza gemellare, il quale varia in base al numero di follicoli maturati. Il rischio di infezioni è estremamente raro, attestandosi intorno all’1%.
Fecondazione in vitro (FIVET)
Cos’è?
La Fecondazione in vitro è un trattamento che si avvale di tecniche sofisticate per dare vita a nuove speranze. Nata negli anni ’70 come faro di speranza per le coppie afflitte da problemi come le tube chiuse, oggi rappresenta una soluzione per una vasta gamma di condizioni di infertilità, offrendo una via verso la genitorialità anche in situazioni di disfunzione ovulatoria e avanzamento dell’età.
Come avviene un ciclo di FIVET?
- Preparazione delle Ovaie: Le ovaie vengono preparate attraverso una fase di riposo seguita da una stimolazione.
- Stimolazione e Monitoraggio: Le ovaie sono incoraggiate a produrre più ovuli possibile, monitorate attentamente per valutare il progresso.
- Recupero degli Ovuli: Gli ovuli maturi sono delicatamente recuperati.
- Fertilizzazione e Sviluppo: Gli ovuli sono fertilizzati e monitorati per lo sviluppo embrionale.
- Trasferimento degli Embrioni: Gli embrioni sani sono delicatamente trasferiti nell’utero della donna.
- Supporto all’Impianto: Dopo il trasferimento, viene fornito un supporto ormonale per agevolare l’impianto.
- Conservazione delle Risorse: Gli embrioni in eccesso possono essere congelati per utilizzi futuri.
È un trattamento doloroso?
Contrariamente al timore diffuso, la FIV non è considerata dolorosa. L’ansia che accompagna le diverse fasi del ciclo è spesso più difficile da sopportare. Prima di avviare il trattamento, è consigliabile consultare uno psicologo specializzato per affrontare in modo appropriato anche questo aspetto emotivo.
Donazione di gameti
Cos’è?
Nella fecondazione in vitro classica, gli embrioni si sviluppano da ovociti e spermatozoi della coppia. Tuttavia, in casi estremi di infertilità, questo approccio non è praticabile. Qui interviene la fecondazione eterologa, che prevede l’utilizzo di ovociti o spermatozoi provenienti da donatori terzi. Gli embrioni così formati vengono quindi trapiantati nell’utero della paziente.
Quando si fa?
La fecondazione eterologa è raccomandata per condizioni come la menopausa precoce, l’età avanzata, le malattie genetiche o l’assenza di spermatozoi, coinvolgendo l’uso di ovociti o spermatozoi donati. È un’opportunità preziosa per le coppie con problemi di fertilità gravi, irrisolvibili con i propri gameti.
Come funziona?
Nella fecondazione con ovociti donati, la donatrice viene sottoposta a un trattamento per stimolare la produzione di numerosi ovociti, che vengono quindi aspirati e fecondati con lo sperma del partner della paziente. Nel caso della fecondazione con spermatozoi donati, gli ovociti della paziente vengono fecondati in vitro con lo sperma del donatore.
Che probabilità di successo avremo?
Le possibilità di successo della fecondazione eterologa non sono del 100% e dipendono da vari fattori, inclusi ovociti, spermatozoi, l’utero della paziente e le condizioni del laboratorio. Tuttavia, le statistiche più recenti mostrano un tasso di successo intorno al 50% per gli ovociti freschi e al 43% per quelli congelati.
Saremo pronti?
Affrontare la fecondazione eterologa può essere un viaggio emotivo difficile per le coppie. Devono superare la delusione della fertilità compromessa, accettare l’aiuto di donatori esterni e affrontare le complesse emozioni legate alla genitorialità non biologica. Il sostegno psicologico è essenziale per gestire queste sfide e per affrontare le eventuali tensioni emotive legate alla procedura.
Diagnosi genetica preimpianto
Cos’è?
La DPI consente di identificare e selezionare gli embrioni sani prima del loro trasferimento nell’utero. Questo è particolarmente importante per le coppie portatrici di malattie genetiche ereditarie come fibrosi cistica o talassemia, che hanno un rischio del 25% di trasmettere la malattia ai loro discendenti.
Come funziona?
Durante la fecondazione in vitro, viene eseguita una biopsia sugli embrioni allo stadio di blastocisti (5 giorni dopo la fertilizzazione) per prelevare alcune cellule. Queste cellule vengono quindi esaminate geneticamente per individuare eventuali anomalie cromosomiche o presenza di geni alterati. Gli embrioni sani vengono quindi selezionati per il trasferimento nell’utero.
Quali sono le indicazioni?
La DPI è raccomandata per coppie con una storia familiare di malattie genetiche, cromosomiche o poliabortività. È anche indicata per coppie che hanno sperimentato ripetuti fallimenti nell’impianto embrionale.
Quali sono i vantaggi?
La DPI offre una maggiore sicurezza e tranquillità alle coppie che affrontano l’infertilità a causa di malattie genetiche ereditarie. Consente loro di pianificare una gravidanza con una maggiore fiducia nel benessere del loro futuro bambino.
Che probabilità di successo avremo?
Le possibilità di gravidanza con l’IUI dipendono da diversi fattori, tra cui la qualità del liquido seminale, l’età della coppia e la durata dell’infertilità. In Italia, il Ministero della Salute ha stimato una percentuale di successo che oscilla tra il 7% e il 13%.
Ci sono rischi?
L’IUI è generalmente considerata una procedura sicura, poco invasiva e con pochi effetti collaterali. Tuttavia, esiste un rischio molto basso di sindrome da iperstimolazione ovarica, gravidanza extrauterina e gravidanza gemellare, il quale varia in base al numero di follicoli maturati. Il rischio di infezioni è estremamente raro, attestandosi intorno all’1%.